La scadenza dell’acconto IMU coinciderà con il 16 giugno e per il versamento della prima rata IMU 2022 basterà fare riferimento alle aliquote stabilite lo scorso anno dal Comune di riferimento.

Ovviamente l’IMU per l’abitazione principale non è dovuta, ad eccezione delle abitazioni classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (c.d. di lusso), che restano assoggettate in modo esclusivo alla suddetta imposta.

Invece, per quanto riguarda il calcolo del suddetto acconto, esso dovrà basarsi sull’imponibile dell’immobile, cui si dovrà applicare la specifica aliquota prevista per la fattispecie di riferimento.

Prima di tutto per svolgerne il calcolo si dovrà possedere tali informazioni:

  1. La rendita catastale dell’immobile;
  2. Il coefficiente;
  3. L’aliquota stabilita dal Comune

Inoltre, sarà fondamentale considerare le diverse regole previste per i fabbricati iscritti al catasto, con riferimento alle aree edificabili e ai terreni agricoli.

Riguardo ai fabbricati iscritti al catasto la basa imponibile si baserà  sul valore dell’immobile, che verrà determinato applicando dei moltiplicatori all’ammontare della rendita catastale rivalutata del 5%.

I moltiplicatori da utilizzare sono riassunti nel seguente schema:

Categoria CatastaleCoefficienteTipologia di immobile
da A/1 a A/11
(escluso A/10)
160abitazioni di tipo: signorile, civile, economico, popolari,ultrapopolari, rurali, villini, ville, castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici, alloggi tipici dei luoghi
A1080Uffici o studi privati
da B1 a B8140Collegi e convitti, case di cura e ospedali non a scopo di lucro, prigioni e riformatori, uffici pubblici, scuole e laboratori, biblioteche, musei, gallerie, accademie, circoli
C/155Negozi e botteghe
C/2, C/6, C/7160Magazzini e locali di deposito, stalle ,scuderie, tettoie
C/3. C/4, C/5140Laboratori per arti e mestieri, fabbricati e locali per esercizi sportivi non a scopo di lucro, stabilimenti balneari
da D/1 a D/10
escluso (D/5)
65Opifici, alberghi e pensioni, teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli simili, case di cura ed ospedali, fabbricati e locali per esercizi sportivi…

La formula di riferimento per calcolare l’IMU 2022 è la rendita Catastale + 5% x coefficiente catastale.

Riguardo alle aree edificabili, la base imponibile verrà determinata tendendo conto dei seguenti elementi:

  1. La zona territoriale di ubicazione;
  2. L’indice di edificabilità;
  3. La destinazione d’uso consentita;
  4. Gli oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione;
  5. I prezzi medi rilevati sul mercato dalla vendita di aree aventi le stesse caratteristiche

Per quanto riguarda invece i terreni agricoli e non coltivati, la base imponibile si ricaverà dal valore ottenuto dall’applicazione di un moltiplicatore (corrispondente al 5%) all’importo del reddito dominicale dedotto dal catasto, che vige al 1° gennaio dell’anno di imposizione, con la sua rivalutazione del 25%.

Al riguardo è importante ricordare che la base imponibile dell’IMU è ridotta del 50% sia per i fabbricati considerati di interesse storico e artistico e sia per i fabbricati inagibili e inabitabili o che non sono utilizzabili.

Per i fabbricati in comodato d’uso gratuito tra genitori e figli e per i fabbricati che rappresentano l’abitazione principale, verrà applicata la riduzione corrispondente alla metà della base imponibile dell’IMU.

Invece, l’imposta riguardante le abitazioni in locazione con un contratto a canone concordato, verrà ridotta del 75%, ovviamente sempre determinata tramite l’aliquota stabilita dal Comune di riferimento.