
Il governo, nel Consiglio dei Ministri, ha dato semaforo verde alla delega fiscale ma, a far discutere è stata l’assenza della Lega.
“Gli scambi avvenuti nei giorni passati in cabina di regia, in varie conversazioni, avevano dato informazioni sufficienti per valutare il contenuto della legge delega” ha detto Draghi. “Quanto alla non presenza dei ministri della Lega al Consiglio dei ministri, ce lo spiegherà l’onorevole Salvini oggi o domani”.
“La sostanza del Cdm è stata la discussione e l’approvazione della delega fiscale. Vorrei puntualizzare che si tratta di una legge delega, molto generale, che andrà riempita con i contenuti, i decreti delegati. Sui decreti ci saranno ulteriori momenti di confronto, la stessa legge delega sarà oggetto di confronto in Parlamento. Questo è molto importante, perché uno può avere la sensazione che si tratti dell’ultima parola sul fisco e il governo abbia deciso. Purtroppo o per fortuna il processo non è così semplice, prenderà molti anni. Per l’esercizio della delega ci saranno 18 mesi, bisognerà formare una commissione che lavorerà con il ministro Franco al Mef. Ci sarà l’implementazione di quello che verrà presentato nei decreti delegati. Nelle varie questioni c’è la riformulazione del catasto, non è proprio una revisione. Il governo si impegna ad accatastare tutto quello che oggi non è accatastato, terreni e abitazioni che oggi non sono accatastati. Procederà anche a una revisione delle rendite catastali adeguandole alle rendite di mercato: ci vorranno 5 anni, l’impegno che il governo prende oggi è che nessuno pagherà di più o di meno. Le rendite su cui si basa la tassazione oggi restano invariate, è un’operazione di trasparenza che non cambia assolutamente l’imposizione fiscale su case e terreni. E’ importante dirlo. “il contribuente medio non si accorgerà di nulla per quanto riguarda il catasto, resterà tutto come prima. Quanto alla non presenza dei ministri della Lega al Consiglio dei ministri, ce lo spiegherà l’onorevole Salvini, certamente questo è un gesto serio” e per sapere “quali siano le sue implicazioni bisognerà aspettare cosa dice la Lega a riguardo“, ha puntualizzato il premier durante la conferenza stampa al termine della riunione.
Non si è fatta attendere la risposta del leader della Lega Matteo Salvini: “Nel testo non c’era quanto pattuito. Il metodo non va bene, non è l’oroscopo. Il governo aveva la fiducia per non aumentare le tasse. Qua, invece, c’è un’ipotesi di aumento delle tasse, non c’è una crisi di governo, ma un governo che deve chiarire che non si è impegnato ad aumentare le tasse”.