“La Fornero? Con tutto il rispetto, per me conta men che zero. E’ una consulente del signor Tabacci”.

Così il leader della Lega Matteo Salvini, risponde sulla nomina dell’ex ministra Elsa Fornero a consulente a Palazzo Chigi per le Politiche economiche, oggi nel corso della presentazione del Dipartimento Integrazione e rapporti con le comunità starniere presenti in Italia. Quanto a un eventuale timore che si possa mettere da parte la Quota 100, risponde secco: “Assolutamente no”. 

“All’allegra brigata di Draghi mancava solo la Fornero. Et voilà, rieccola a Palazzo Chigi nominata nel team di consulenti del Presidente del Consiglio. Noi dell’Italia dei Valori la ricordiamo ancora quando piangendo alzò l’età pensionabile ritardando la possibilità per tutti i lavoratori di andare in pensione. Oggi, candidamente dichiara che la politica la chiama ‘forse perché sente che è venuto il momento di compiere scelte impopolari'”, afferma il segretario nazionale dell’Italia dei Valori, Ignazio Messina. “E visto che il lupo perde il pelo ma non il vizio, al prossimo pianto la pensione gli italiani se la possono scordare. Ci batteremo in Parlamento per impedire l’ennesimo abuso a danno dei cittadini con la complicità di Salvini e Di Maio che un tempo, come noi, contestavano la Fornero e la sua riforma e che invece oggi, causa poltronite, ci vanno a nozze”, conclude.

Interviene sulle polemiche Bruno Tabacci, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. “Leggo di polemiche strumentali con riferimento alle nomine del Consiglio di indirizzo del Dipartimento per il coordinamento della politica economica da me istituito, nominato e presieduto. Il Consiglio avrà il compito di fornire indicazioni e suggerimenti ai nuclei di esperti costituiti presso il Dipe, in forza di legge e oggetto della mia delega. Ovviamente se ci saranno interrogazioni a me rivolte risponderò in Parlamento come già fatto in altra occasione. Le persone nominate, compresa la professoressa Fornero, godono ovviamente della mia piena fiducia. Il Consiglio di indirizzo non ha tra i suoi compiti la riforma della previdenza né l’invasione di competenze del ministero del Lavoro o di altri ministeri, né la gestione diretta del Pnrr”. (ANSA)