
La registrazione dalla società Zdf Srl di Fedez di un dominio web per elezioni 2023 ha fatto partire, sui social, un tam tam su una presunta discesa in politica dell’artista. Numerosi i commenti alla notizia anche da parte dei rappresentanti del mondo politico.
Ad aprire le danze Matteo Salvini, leader della Lega, che scrive su twitter : “Fedez in politica? È il bello della democrazia, presenti le sue idee e poi decideranno i cittadini. Mi piacerebbe un confronto con lui sull’Italia che verrà, gliel’ho già proposto in passato senza avere risposta, io sono sempre disponibile”.
A ruota le dichiarazioni di Ettore Rosato, parlamentare di Italia Viva e vice presidente della Camera che, alla trasmissione un giorno da pecora, a prposito di Fedez, ha detto che “deve lanciare il nuovo disco e quindi tutto fa brodo. Se entra in politica auguri, è un bene che ci siano nuovi ingressi, ma mi sembra più interessato a lanciare il nuovo disco piuttosto che fare la campagna elettorale 2023”.
“Dopo i 5stelle, se gli italiani votassero anche Fedez, allora si meriterebbero solo Mobutu”, ha affermato il segretario del Partito Comunista, Marco Rizzo.
Sarcastico, invece, il giornalista Vittorio Feltri nell’affermare che “nessuna preoccupazione per la politica italiana sulla discesa in campo di Fedez, siamo già pieni di cog…ni, uno più, uno meno… Scherzi a parte devo, però, confessare che ho una certa simpatia per Fedez. Mi ha intervistato in una sua trasmissione ed è stato molto cordiale. Non c’è l’ho con lui, ma se vuole far politica e a lui piace, benissimo. Non vedo alcun motivo per criticarlo”.
Che sia l’ennesima trovata pubblicitaria del gruppo “Ferragnez” o autentica e sincera la passione per la politica soltanto il tempo potrà dirlo.